lunedì 30 novembre 2009

Quelli che... "Serve per il match"


“Serve per il match” o “A due punti dal match” lo dice sempre Tommasi quando commenta le partite. Lo fanno anche gli altri telecronisti di tennis; è una prassi, una consuetudine, un modo per evidenziare il momento cruciale di un incontro. Certo, ma loro sono in cabina e il giocatore interessato (colui che sta per vincere) non lo sente dire. Lo sa, certo, ma non lo ascolta… L’importanza dei punti che sta per giocare è nella sua testa, nella concentrazione, nei meccanismi mentali, nei rituali scaramantici che lo accompagnano da sempre, nell’attenzione del pubblico... Ma non sente la voce che sottolinea quanto sta per accadere.
Ti era già successo negli ottavi di finale del torno di singolo 2008... Incontri Tonnarelli, un giocatore di tennis vero al tuo confronto, autodidatta senza stile, solo gambe e grinta. La tattica messa in atto ti ha portato a vincere il 1° set e a condurre il 2° per 5/2 e servizio. Tranquillo, sei in campo e giochi punto su punto senza pensare al clamore della tuo risultato… Ti porti sul 30/0 quando una voce dagli spalti dice: “A due punti dal match”…  Click! Interrotto il meccanismo, la concentrazione, pensi alla frase detta e tutto si inceppa. Non parte più un colpo, il braccio si ritira, perdi quel gioco, il 2° set. Non capisci nulla, non riesci più a fare quello che fino a quel momento ti riusciva facile… Ti ritrovi a stringere la mano al tuo avversario: hai perso la partita!
E’ accaduto di nuovo ieri: davanti il tuo amico/nemico storico. Vinci 6/1 il primo, facile. Cala la concentrazione, pensi di essere 5/1 per lui e vuoi fargli vincere il set per andare a servire nel 3°… Sbagli tutto, il punteggio era 4/1 e potevi tranquillamente recuperare, ma ormai è tardi. Giochi come sai, concentrato, e nonostante qualche suo colpo fortunato, gestisci la partita e la dea bendata. Vai 5/2 nel terzo e mentre ti accingi a battere… “Serve per il match…” la solita voce dagli spalti… Click! Circuito interrotto… ripercorri mentalmente la partita, i tuoi errori, la partita contro Tonnarelli… Ora sei 5/5 pari e poi 6/5 per te, di nuovo "due punti dal match…" Errore banale, fortuna incontrastabile del tuo avversario (legge del contrappasso dice lui) … 6/6 … Conduci il tie-break per 5-3… "A due punti dal match…" ancora… e la tua testa non si ferma più, il braccio si rifiuta di colpire come vuoi tu, la palla che ti avrebbe portato al match-point danza sul nastro e cade dalla tua parte… Non puoi più difendenti. Sei a rete a stringere la mano all'avversario che ha vinto la partita della vita…
Questo è il Tennis: il primo avversario da battere sei te stesso!
Amo questo sport...



4 commenti:

Anonimo ha detto...

e meio che abbia vinto enzo se lo merita nonostante il tuo racconto anche commovente e amaro alla prossima rafa

Anonimo ha detto...

nel frattempo c'e' qualcuno che ha il fegato di sfidarmi????
lassu'.....in cima alla classifica ormai da troppo tempo mi sto annoiando!!

tutti bravi a parla' ma a quando i fatti???

grazie

g

Anonimo ha detto...

bello il commento..e la fine poi...epica..
"Amo questo sport"..
ma dimme un pò Maurizio, nn hai pensato che forse è il tennis a non amare te?
Prova il Golf...

Achille

Anonimo ha detto...

Io "matchball" lo dico apposta... ;)))))

La ex mantide (alla riscossa?)