giovedì 1 aprile 2010

Foro Italico - Internazionali di Tennis






Dopo tanto riserbo (e tanta fatica per mettere insieme qualche informazione), è stato presentato alla stampa il nuovo campo centrale del Foro Italico, che da quest’anno ospiterà gli Internazionali d’Italia e dal 2011 sarà la sede del “Combined Event” ATP-WTA. Dall’anno prossimo, infatti, il torneo romano cambierà collocazione e tornerà alla data degli anni 90, quando il torneo maschile seguiva Amburgo e si disputava due settimane prima del Roland Garros. Dal 2011 si tornerà alla vecchia collocazione, con Madrid al posto di Amburgo. La differenza rispetto al passato è che uomini e donne giocheranno in contemporanea, concentrando il tutto in 10 giorni (qualificazioni comprese). Il cambiamento farà bene al torneo femminile, che potrà finalmente contare su un’importante cornice di pubblico, ma si perderà qualche giorno di biglietteria: l’edizione 2010 si svolgerà su 15 giorni, mentre dall’anno prossimo, facendo scattare le qualificazioni al Venerdì (così avviene già a Madrid), il torneo si snoderà su 10 giornate.

Vetro e acciaio per 10.500 spettatori
Dicevamo del nuovo campo centrale. Alla presenza di Angelo Binaghi, Presidente FIT, nonché di Raffaele Pagnozzi, Segretario Generale del CONI, è stata effettuata una “visita guidata” per alcuni giornalisti, mostrando tanto il catino quanto le strutture interne, già predisposte per il torneo combined, con spogliatoi ed aree massaggi separate per uomini e donne. Noi non c’eravamo, ma dalle immagini pubblicate è parso un gran bell’impianto, che segna un deciso passo avanti rispetto alle strutture del passato. La capienza sarà di circa 10.500 posti, di cui 10.052 riservati al pubblico pagante presso i quattro settori “storici” (Nord, Sud, Tevere e Monte Mario). I lavori sono ancora in corso e non verranno terminati per l’edizione del 2010: verranno sospesi il 19 Aprile (cinque giorni prima dell’inizio del torneo) e verranno presumibilmente ripresi dopo la fine dello stesso: i passaggi successivi saranno il completamento di players lounge e sala stampa. Il nuovo campo centrale ha un effetto scenico piuttosto gradevole: in particolare è piaciuta la struttura dei sedili già pronti, dotati di seduta reclinabile come avviene al cinema. A giudicare dalle foto, le gradinate sembrano piuttosto ripide, il che dovrebbe garantire un’ottima visuale a tutti gli spettatori (molto meglio che a Monte Carlo, per rendere l’idea). Come risaputo, l'impianto è in vetro, acciaio e carter metallici.

Spesi meno di 30 milioni
Pagnozzi ha sottolineato la capacità realizzativa degli italiani, dichiarandosi molto soddisfatto dell’opera, peraltro costata meno del previsto. Si sono infatti spesi 28 milioni e 400 mila euro, molto meno rispetto ai 47 milioni previsti dal bilancio consuntivo 2008 della CONI Servizi, che però era comprensivo anche della copertura, il famoso tetto scorrevole spesso invocato nei giorni di pioggia. Grande gioia palesata da Binaghi, “Per noi è un grandissimo giorno. E’ la fine di un percorso iniziato cinque anni fa con il nostro partner CONI Servizi, che ha salvato il torneo e lo ha rilanciato alla grande. E’ una nuova piccola età dell’oro del tennis italiano, trascinata dalle nostre fantastiche ragazze. Non la dobbiamo fermare e dobbiamo trovare nuove motivazioni e nuovi strumenti per soddisfare questa crescita e non farla finire mai”. L’impianto rispetta in pieno i vincoli paesaggistici cui è sottoposto il Foro Italico e il campo di gioco è situato a circa 5 metri dal livello stradale. Per dare una valutazione definitiva sarà giusto aspettare l’opera completata, ma l’impressione è decisamente positiva anche perché saranno utilizzati per servizi vari sia il piano terra che il piano rialzato posto sotto la tribuna superiore.

L'incognita sulla copertura
I primi match sul nuovo impianto si giocheranno Domenica 25 Aprile, con l’inizio anticipato del tabellone principale. La presentazione ufficiale, tuttavia, è prevista per Martedì 27 Aprile alle 12.30, dopodiché ci sarà l’esordio di Rafael Nadal, campione uscente, in un simbolico passaggio dal vecchio Campo Pietrangeli al nuovo centrale. A proposito del Parco del Foro Italico ha parlato Diego Nepi Molineris, responsabile degli impianti sportivi del CONI, che ha confermato quanto da noi scritto nell’articolo di un mese fa. “Amplieremo il Campo Pietrangeli fino a circa 6.000 posti, dopodiché verrà realizzato un altro Show Court con circa 3.000 posti a sedere, poiché un torneo combined ha l’esigenza di tre campi di queste dimensioni”. Insomma, un importante passo in avanti. L’unico aspetto poco chiaro riguarda la copertura. Insieme al comunicato ufficiale, la FIT ha anche pubblicato una brochure in cui si fa menzione della copertura, che viene definita in questi termini: “Il sistema di copertura dello stadio permetterà di vivere l’impianto tutto l’anno. Grazie a questa innovazione il Nuovo Centrale del Tennis diventerà uno degli impianti più avveniristici d’Europa. Durante la stagione invernale verranno ospitati tutti i migliori eventi sportivi e di entertainment, con l’obiettivo di rendere l’impianto il più prestigioso palcoscenico della capitale. La copertura è in linea con i progetti di riqualificazione dei più blasonati impianti internazionali come Wimbledon o l’Amsterdam Arena. Massima fusione fra la tradizione e la modernità, questa innovazione proietterà l’impianto nel futuro”. Tutto bellissimo, peraltro espresso senza alcuna formula dubitativa. A raffreddare gli entusiasmi, tuttavia, sono arrivate le parole dello stesso Pagnozzi: “La copertura è un aspetto che verificheremo soprattutto con l’Amministrazione Comunale. Oggi come oggi questo è un impianto che è completo in quello che è stato realizzato. La copertura, sia dal punto di vista progettuale che autorizzatorio, dovrebbe poi seguire i suoi iter e vedere se sarà in qualche maniera realizzabile. Attualmente questo impianto ha l’opportunità di essere coperto, ma questo è un capitolo da scrivere insieme all’autorità competente”. In altre parole: l’impianto è predisposto per ospitare una copertura, un po’ come i computer adatti ad ospitare il sistema operativo successivo, ma per il resto la storia è tutta da scrivere. Dalle parole di Pagnozzi si può evincere che mancano le autorizzazioni a coprire l’impianto (o forse non se ne è ancora discusso?) e che dovrebbe ancora partire anche l’iter a livello progettuale. Dai rendering, tuttavia, si intuisce che le tribune avrebbero un tetto fisso, e l'eventuale tetto scorrevole potrebbe coprire l'area del terreno di gioco.

Un paio di interrogativi
A proposito di progetti, neanche in questa occasione è emerso il nome del progettista. Fossimo stati presenti, noi lo avremmo domandato. Anche perché sarebbe interessante ascoltare il suo parere per comprendere le direttive che ha dovuto seguire e le problematiche affrontate. Non dimentichiamo che l’impianto appena inaugurato è il terzo progetto dopo che i due precedenti erano stati cassati, ritardandone la realizzazione. E avremmo anche domandato il significato dei biglietti denominati “distinti visibilità limitata”, messi in vendita al costo di 10 euro (5 per le sessioni serali, 6 e 3 euro per il torneo femminile), meno della metà del costo del biglietto più economico (distinti Tevere e Monte Mario). Si tratta di dettagli (a nostro avviso importanti, soprattutto il nome del progettista) nel contesto di una novità che farà bene al torneo, garantendogli un importante salto di qualità. Ma in fondo si vive anche di quelli.

Riccardo Bisti - 1 Aprile 2010
(Foto: Mezzelani - GMT)
Segnalazione: Taj Hajjar

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cari soci del TSC,
approfitto del video sullo splendido nuovo centrale per fare gli auguri di una serena Pasqua a tutti voi!
MArgherita